A soli 5 minuti di macchina da Statiano, ci sono il Consorzio e la Cooperativa agricola.
Li puoi riconoscere perché fuori hanno dei silos per il grano.
Sono decisamente i negozi più frequentati dagli agricoltori e dove si può trovare veramente ogni cosa: prodotti per l’officina, ma soprattutto prodotti per per l’orto, la vigna, e l’oliveto.
È il luogo in cui si vende il grano e i prodotti a produzione propria.
Invito sempre i nostri ospiti a fare la spesa alla Cooperativa agricola, soprattutto in primavera.
In questo periodo infatti, si possono trovare delle meravigliose piantine da orto, oltre che i prodotti tipici della zona, coltivati proprio dagli agricoltori della val di Cecina, della val Cornia e Bolgherese, tra cui salse di pomodoro, ma anche deliziosi carciofini sott’olio e salsa per preparare il famoso crostino toscano.
Inoltre c’è un settore dedicato alla pulizia della casa a prezzi vantaggiosi.
Sicuramente un luogo che difficilmente si trova nelle città!
da Ponteginori per arrivare a Statiano, bisogna prendere la strada provinciale 47 in direzione Micciano, che in 5 minuti porta a destinazione casa.
Per me sono ancora 5 minuti emozionanti, perché la strada si snoda con curve sinuose e continue, passando attraverso un paesaggio ancora innocente, con poche case e morbide colline, fino ad arrivare a casa e quindi all’agriturismo. Una strada che ho sempre pensato che sia bellissima da fare in motocicletta.
Sono sicura che sapete bene, meglio di me quanto è faticoso il traffico cittadino ( quando vado in città evito sempre di stare in macchina per più di un’ora) e quanto è bello viaggiare in libertà immerso in questo paesaggio e in questa campagna! Si perché il traffico è faticoso, intollerabile, e poi chiusi in quella macchina si pensa troppo e male.
Se cercate un posto di quiete, quasi sconosciuto in Toscana, ma che è dipinto delle stesse atmosfere: ecco questo è Statiano!
In primavera poi, le strade della val di Cecina si tingono del giallo delle ginestre e rosso dei papaveri, dei profumi del bosco e del blu/ azzurro del cielo.
Inoltre non mancano dei borghi antichi talmente graziosi e caratteristici che magari non ve li aspettate:
Montegemoli è diventato famoso per il suo pane semi integrale, buonissimo, e anche integrale, fatti con acqua di fonte e lievito madre. Assicurato : dura almeno tre giorni. A maggio, la festa del pane.
Querceto: borgo con castello! Diventa il palcoscenico in Luglio di un piano festival di portata internazionale.
Volterra: Da Statiano la sua sagoma si staglia contro il cielo con tutte le sue luci.
Città etrusca per eccellenza, famosa per il museo etrusco Guarnacci, le sue case torri, il palazzo dei Priori più antico della Toscana, ma anche i fantastici gelati di Chic e Chock! Per non parlare dei grandi prodotti dei suoi agricoltori artigiani, e del il festival medioevale che si svolge a partire da metà agosto.
Per i motociclisti abbiamo un’ offerta speciale:
2 notti e 3 giorni per tutto i mesi di maggio e giugno a partire da 70,00 € a notte camera doppia con prima colazione.
Emporio Vino, il nostro distributore di zona, ha fatto un nuovo sito.
Leandro e Gianni li conosciamo solo da poco tempo, ma subito mi sono stati simpatici per una caratteristica, che sottolineano nel loro sito: che sono davvero diversi, ma ben assortiti. ‘ Come me e Paolo’ penso.
Entrambi schietti e umani sono tagliati per i loro compiti.Il loro nuovo sito l’ho visto per caso, mentre consultavo distrattamente i risultati della parola ‘Statiano’ su Google. A volte sono terrorizzata che esca fuori qualche strana associazione, o che mi sfugga qualcosa, e quindi di sera controllo. I distratti hanno strane ossessioni…….
Ed ecco che mi appare il sito nuovo di Emporio Vino ! ‘ caspita che carino’! Penso. Ovviamente non resisto e scorro l’elenco dei produttori. Mi appaiono tantissimi volti belli e noti, persone che ho sempre ammirato, e i cui nomi ho sempre ricordato. Quello che rappresentava la mia passione. Ogni volta che leggevo di questi meravigliosi prodotti toscani, mi appariva non solo il produttore, ma anche il territorio a cui questi nomi appartengono. Prodotti che allora avrei voluto gustare. Nomi che ho imparato a memoria e di cui ho sentito narrare le storie. Esempi di enologia. Vederci insieme a quei nomi a me e Paolo, sorridenti sulla porta di Statiano , mi ha onorato e emozionato.In qualche modo siamo entrati nella categoria_ produttori di vino. Trovarsi a gomito a gomito con delle eccellenze spinge sempre a dare il meglio di sè stessi, per lo meno per non sfigurare troppo e per tenere viva questa emozione
E la fatica si fa leggera. http://www.emporiovino.it/produttori/fattoria-statiano_115
Non tutte le bottiglie di olio di oliva sono uguali e non è solo questione di gusto personale.
C’è infatti chi ama un olio di oliva piu dolce, chi invece lo gradisce piu amaro, ma quando si parla di olio extravergine di oliva, non sono gli unici parametri da confrontare.
L’olio extravergine di oliva è il condimento per eccellenza degli italiani e della ‘ Dieta Mediterranea’.Si produce con olive colte e spremute, senza nessun processo o aggiunta di sostanze chimiche. Gli unici trattamenti praticati – di tipo meccanico – sono il lavaggio, la frangitura, l’estrazione dell’olio (per pressione o centrifugazione) e la filtrazione.
Vari tipi di olio Oltre all’olio extravergine di oliva (contraddistinto da aroma e sapore molto intensi e da un’acidità non superiore allo 0,8%), che è il prodotto di categoria superiore, la legge descrive altri tipi di oli ottenuti dalle olive, ognuno con diverse caratteristiche chimico-fisiche:
olio di oliva vergine: è ottenuto unicamente mediante procedimenti meccanici, come nel caso dell’olio extravergine. Le sue caratteristiche organolettiche (odore e sapore) sono, però, leggermente inferiori. E’ utilizzato per produrre l’olio di oliva e l’olio di sansa d’oliva;
olio di oliva: in questo caso vengono praticati dei trattamenti chimico-fisici; infatti si tratta di una miscela di olio di oliva vergine e olio di oliva raffinato, cioè sottoposto a queste procedure per eliminare colori, odori e sapori anomali. È un olio più economico. La sua acidità deve essere inferiore a 1,0%;
un articolo interessante + su altro consumo_/www.altroconsumo.it/alimentazione/fare-la-spesa/guida-acquisto/consigli-olio
Siete interessati a scoprire il nostro olio extravergine di Oliva Toscano?
Venite a Statiano a fare le vostre vacanze in Toscana a Pasqua!Ecco la nostra offerta!
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Una ricetta tipica per Natale non poteva mancare per rallegrare gli animi e darvi un tocco di Statiano
Vi proponiamo una nostra ricetta che abbiamo direttamente imparato dallo chef Gaetano Trovato, patron del ristorante Arnolfo in colle val d’Elsa. Il risultato è veramente buonissimo:
Ingredienti:
300 gr di zucchero di cui 50 gr. da spargere sopra
100 gr di miele
500 gr di farina di tipo 0
5 uova intere, 1 per spennellare prima delle cottura
100 gr di burro pomata ( il burro pomata è il burro ammorbidito, per ottenerlo suggeriamo di togliere il burro dal frigo la sera prima)
200 gr di mandorle
150 gr di nocciole tostate, le potete tostare anche voi in un pentolino anti aderente
una buccia di limone e una di arancia grattugiate
mezzo cucchiaino da caffé di bicarbonato di ammonio,
PREPARAZIONE:
Quello che noi raccomandiamo sempre: utilizzare materie prime che siano il piu possibile locali e stagionali. Tostate mandorle e noci e lasciarle freddare, dopodiché tostarle grossolanamente.
Preparate un composto nella planetaria con gli albumi montati a neve ben ferma e lo zucchero, unite gradualmente al composto prima il miele, i tuorli d’uovo, la buccia del limone e la buccia di arancia grattugiate, la farina, lasciare lavorare a lungo finché l’impasto non risulti lucido a nastro, alla fine aggiungete il burro e il bicarbonato.
Versate il composto su un tagliere ben spolverato di farina, incorporate manualmente le mandorle e le nocciole, dividete l’impasto in piccoli panetti allungateli con il palmo della mano.
Formate dei cilindri schiacciati di 3 cm, che porrete su una teglia da forno,spennellate con il tuorlo di un uovo, e cospargeteli sopra a filo con lo zucchero semolato, passate in forno caldo a 180* per 8 minuti, tagliate quindi in forma diagonale i biscotti e rimettete in forno a 180 per altri 15 minuti.
Lasciate raffreddare e servite con vin santo.
Per questa ricetta, si usa il ripieno di ravioli per farne degli gnocchi senza la pasta intorno.
Per questo si chiamano ravioli nudi, per brevità come si usa qui, gnudi.
Per avere degli gnudi perfetti, si consiglia di preparare l’impasto la notte prima, o basta anche du orette prima e lasciarlo in frigo fino al suo utilizzo.
Ingredienti:
1 kg di beitole o di spinaci se possibile mescolati con erbe di campo, lessati e ben strizzati.
400 gr di ricotta, possibilmente locale e di pecora.
3 uova
150 gr di parmigiano o pecorino stagionato grattugiato
sale e pepe appena macinato, noce moscata
100 grammi di farina .
Olioextravergine di oliva e parmigiano da servire in tavola.
Tagliuzzare a coltello le erbe, possibilemnte non frullare con il robot, potrebbe diventare poltiglioso.
Mescolare in una bacinella con la ricotta aggiungere le uova e il formaggio grattugiato, pepe e noce moscata. Aggiungere un poco di farina e farlo riposare in frigo.
Versare la farina in un vassoio con una forchetta prendere una quantita di composto sufficiente a formare delle palline della grandezza di una noce e avvolgetele rotandole nella farina. Fatele un po riposare. Aggiungete nell’acqua un goccio di olio per non fare attaccare tra di loro gli gnudi.
A questo punto avrete gia messo dell’acqua salata a bollire, immergete gli gnudi nell’acqua e quando vengono a galla raccoglieteli con una schiumarola.
Avete due scelte: o metterli in una pirofila con un buon sugo di pomodoro e tocchetti di burro in superficie e infornarli per 20 minuti finché non hanno fatto la crosticina, oppure passarli in una padella antiaderente con burro e salvia con cui li servirete caldi in tavola.
Parlare di Statiano bisogna tornare indietro nel tempo, al 2001 quando ho deciso di cominciare questo progetto insieme a Paolo. Avevo progettato la mia vita nella campagna toscana, allora ristaurare la casa (data da 1750) e iniziare la nostra azienda vinicola.
Sfruttando le conoscenze di Paolo sull’agricoltura biologica, abbiamo iniziato a lavorare sulla vigna, situato al Nord est , dando vita al vino Statiano rosso e bianco IGP Montecastelli. I nostri vini significano innovazione, dedizione e famiglia.
Tra gli eventi che mi godo di più riguardo al nostro vino è la vendemmia perché tutti ci riuniamo in famiglia, dall’inizio fino alla raccolta. È una vera e propria tradizione, una festa nella quale mentre gli uni lavorano nella vigna, gli altri rimangono in cucina per preparare i piatti meravigliosi da condividere con tutti quanti.
Nel nostro percorso abbiamo conosciuto delle persone, tutte diverse, che ci hanno concesso di migliorare la qualità del nostro prodotto e anche imparare di più di vini. Una delle persone che abbiamo conosciuto è Vincenza Folgheretti, la nostra carissima enologa. Lei insieme a Paolo hanno reso possibile quello che Statiano è oggigiorno.
Sembra opportuno anche dire che questo sabato 4 marzo 2017 avremo la prima festa delle donne del vino, nella quale Vincenza avrà un ruolo importante come giuria. Lei presenta lo Statiano 2013, frutto di una vigna di 1/3 anni, 100% Sangiovese.
In somma, siamo veramente felici perché la rivista I grandi Vini, una delle più importanti d’Italia, ci ha fatto una intervista molto carina che ci sarà sul loro sito web nei prossimi giorni!
Un piatto di gnocchi non puo mai mancare sulla tavola alla fattoria di Statiano!
E un piatto semplice e veloce, e per giunta molto gustoso. Scegliamo i prodotti migliori, la maggior parte locali, come per esempio il pecorino di Volterra, i pinoli di migliarino, l’olio extravergine di oliva di nostra produzione, le patate dell’ Emporio del Gusto.
Ingredienti per 4 persone:
Patate dell’orto 1000 grammi
Farina locale dell’antico mulino 200 grammi
Pinolo del Parco di Migliarino-San Rossore 20 grammi
Pecorino delle Balze Volterrane Dop 30 grammi
Basilico fresco dell’orto 100 grammi
Olio extravergine d’oliva di produzione propria 25 grammi
Sale di Volterra q.b
Aglio q.b
Preparazione del pesto:
In un mortaio o nel frullatore pestare il sale, l’aglio e i pinoli. Quindi aggiungere le foglie di basilico, precedentemente lavate e tamponate con un panno. Infine versare nel mortaio il pecorino ed aggiungere l’olio a filo continuando ad amalgamare.
Preparazione degli gnocchi:
Lavare e lessare le patate. Quando sono pronte, sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate e lasciare raffreddare bene. Formare con le patate una piccola fontanella, e disporre al centro un po’ di farina. Unire il tutto impastando e aggiungere mano a mano della farina setacciata, sempre continuando a impastare, fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.
Tagliare dei pezzi di pasta e formare dei rotoli, dai quali devono essere tagliati dei pezzetti grandi quanto una punta di indice. Schiacciarli leggermente sul dorso di una forchetta e disporli in un vassoio con abbondante farina e non troppo vicini, per evitare che si attacchino. Cuocere in acqua salata e un goccio d’olio d’oliva per evitare che si attacchino durante la cottura. Quando gli gnocchi vengono a galla, raccoglierli con una schiumarola e condirli con il pesto preparato in precedenza.
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