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Tina

Parlare di Statiano

Parlare di Statiano bisogna tornare indietro nel tempo, al 2001 quando ho deciso di cominciare questo progetto insieme a Paolo. Avevo progettato la mia vita nella campagna toscana, allora ristaurare la casa (data da 1750) e iniziare la nostra azienda vinicola.

Sfruttando le conoscenze di Paolo sull’agricoltura biologica, abbiamo iniziato a lavorare sulla vigna, situato al Nord est , dando vita al vino Statiano rosso e bianco IGP Montecastelli. I nostri vini significano innovazione, dedizione e famiglia.

Tra gli eventi che mi godo di più riguardo al nostro vino è la vendemmia perché tutti ci riuniamo in famiglia, dall’inizio fino alla raccolta. È una vera e propria tradizione, una festa nella quale mentre gli uni lavorano nella vigna, gli altri rimangono in cucina per preparare i piatti meravigliosi da condividere con tutti quanti.vendemmiatori_2

Nel nostro percorso abbiamo conosciuto delle persone, tutte diverse, che ci hanno concesso di migliorare la qualità del nostro prodotto e anche imparare di più di vini. Una delle persone che abbiamo conosciuto è Vincenza Folgheretti, la nostra carissima enologa. Lei insieme a Paolo hanno reso possibile quello che Statiano è oggigiorno.

Sembra opportuno anche dire che questo sabato 4 marzo 2017 avremo la prima festa delle donne del vino, nella quale Vincenza avrà un ruolo importante come giuria. Lei presenta lo Statiano 2013, frutto di una vigna di 1/3 anni, 100% Sangiovese.
In somma, siamo veramente felici perché la rivista I grandi Vini, una delle più importanti d’Italia, ci ha fatto una intervista molto carina che ci sarà sul loro sito web nei prossimi giorni!

Tina Castaldi.

Gli gnocchi di Statiano, La ricetta di Tina

Un piatto di gnocchi non puo mai mancare sulla tavola alla fattoria di Statiano!

E un piatto semplice e veloce, e per giunta molto gustoso. Scegliamo i prodotti migliori, la maggior parte locali, come per esempio il pecorino di Volterra, i pinoli di migliarino, l’olio extravergine di oliva di nostra produzione, le patate dell’ Emporio del Gusto.

Ingredienti per 4 persone:

Patate dell’orto 1000 grammiIMG_6422

Farina locale dell’antico mulino 200 grammi

Pinolo del Parco di Migliarino-San Rossore 20 grammi

Pecorino delle Balze Volterrane Dop 30 grammi

Basilico fresco dell’orto 100 grammi

Olio extravergine d’oliva di produzione propria 25 grammi

Sale di Volterra q.b

Aglio q.b

Preparazione del pesto:

In un mortaio o nel frullatore pestare il sale, l’aglio e i pinoli. Quindi aggiungere le foglie di basilico, precedentemente lavate e tamponate con un panno. Infine versare nel mortaio il pecorino ed aggiungere l’olio a filo continuando ad amalgamare.

Preparazione degli gnocchi:

Lavare e lessare le patate. Quando sono pronte, sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate e lasciare raffreddare bene. Formare con le patate una piccola fontanella, e disporre al centro un po’ di farina. Unire il tutto impastando e aggiungere mano a mano della farina setacciata, sempre continuando a impastare, fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.

Tagliare dei pezzi di pasta e formare dei rotoli, dai quali devono essere tagliati dei pezzetti grandi quanto una punta di indice. Schiacciarli leggermente sul dorso di una forchetta e disporli in un vassoio con abbondante farina e non troppo vicini, per evitare che si attacchino. Cuocere in acqua salata e un goccio d’olio d’oliva per evitare che si attacchino durante la cottura. Quando gli gnocchi vengono a galla, raccoglierli con una schiumarola e condirli con il pesto preparato in precedenza.

Statiano: tra ottobre e dicembre

Iniziare unvino_statiano_cropped blog non è un compito facile da fare, però abbiamo deciso di cominciare a farlo perché in questi ultimi mesi abbiamo vissuto parecchie esperienze che ci piacerebbe condividere con tutti voi. Anche quello che accadrà dopo vogliamo condividerlo con voi così sarete parte della vita a Statiano, ci saranno antiche ricette dei piatti toscani, le quali sono presenti nella nostra cucina, le tecniche che utilizziamo nel nostro giardino di ortaggi, e ovviamente le esperienze dei nostri WWOFERS.

Vi racconteremo anche delle opportunità che abbiamo avuto nel periodo compreso tra ottobre e dicembre, che è stato molto impegnativo, ma anche divertente.

img_4273A Ottobre abbiamo partecipato a Pisa Food e Wine Festival alla stazione Leopolda di Pisa. E’ una manifestazione annuale promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Pisa per le eccellenze gastronomiche artigianali della provincia.

Ci è molto piaciuta l’organizzazione, il fatto che partecipi anche la scuola alberghiera, l’ambiente è molto suggestivo e l’allestimento dava giusto risalto al lavoro e alla qualità di tutti i prodotti. Il pubblico devo dire, erano soprattutto famiglie con bambini, e ovviamente, venivano prodotti come salumi e formaggi. Tuttavia anche il vino ha avuto il suo spazio, soprattutto grazie ai sommelier Fisar presenti alla manifestazione che hanno dato ancora di piu una impronta di qualità.

A novembre siamo stati presenti a Sangiovese Purosangue a Siena si è svolto nelle suggestive cantine dell’Enoteca Italiana a Siena. Pochi i visitatori, ma tutti molto attenti. Per me è stato interessantissimo, perché c’era tutta l’espressione e tutte le declinazioni del Sangiovese in Toscana, davvero incredibile come possa essere cosi differente e allo stesso tempo riconoscibile, e di come il territorio possa sprigionare su una sola qualita di uva, cosi tante sfumature.

15109546_10209777230219091_792133969392949216_nSiamo stati anche a Mare diVino sul porto a Livorno: davvero un bagno di folla, la prima! Una marea di persone si è tuffata nella manifestazione. Erano presenti tutti o quasi i vini della costa etrusca, ottima l’organizzazione. Molte persone sono venute piu che altro per fare la passeggiata lungo mare, ma anche in questo caso, il confronto con tutti i vari tipi di pubblico è stato interessantissimo e costruttivo.

Infine il mercato dei vignaioli indipendenti a Piacenza: 9000 persone che ci sono venute a trovare in soli due giorni! Meraviglioso! Tanti, tanti vignaioli, tante espressioni di un vino fatto con il cuore e la sapienza, tante persone che volevano sapere la storia di ognuno e che non si stancavanodi chiedere informazioni su cosa bevevano, e che ci avvicinavano con curiosità… è stato davvero emozionante!

In poche parole, è stato un periodo per capire e conoscere il vino della Toscana e altri produttori di vino della zona che cerchiamo di sostenere il nostro territorio.

Tina Castaldi